Amato

Territorio
Il territorio del Comune di AMATO si estende su una superficie di Kmq 22 nell’area montana della presila catanzarese ad una altitudine di media di m 525 con un minimo di MT 86 ed  un massimo di MT 1035 s.l.m. Esso è posto a circa Km 27 da Catanzaro e Lamezia Terme ed a 90 Km da Cosenza.

Il Paese è convenzionalmente suddiviso in due parti, il centro storico e le numerose contrade. Queste ultime sono Magauda, Serralanti, Colangelo, Piro-Pomo, Marchella, Pianora, Acquaro, Erbaggi.

Collegamenti
AMATO è collegata al territorio circostante attraverso una rete viaria provinciale, ma anche attraverso la stazione ferroviaria di Marcellinara. Benché dotata di una posizione geografica favorevole (i centri di Lamezia Terme e di Catanzaro distano entrambi solo 27 Km) i collegamenti sono spesso  assicurati solo dall’utilizzo dei mezzi personali dei privati. Il trasporto pubblico su gomma è strettamente legato e sostenuto dagli studenti di scuole superiori o università, i quali per continuare gli studi sono costretti a fare i pendolari con i centri sedi di Istituti Superiori ed Atenei. Esiste un regolare servizio di Pullman che collega Amato a Catanzaro tramite la linea di autobus ROMANO di cui il Paese dispone.

 
La Storia
Amato è equidistante da Lamezia Terme e Catanzaro. Sorge a Nord Est della città capoluogo. Anticamente chiamato L’AMETUS (salvati dalle acque), i primi cenni storici risalgono al 1060 quando il Campanile lo descrive come feudo disabitato. Nel 1100 circa, viene dominato dal cugino di Costanza d’Altavilla e, più tardi, nel 1400 circa, fu feudo dei Ruffo di Catanzaro che lo cedettero ai Susanna, ai Rodio ed ai Rocca che a loro volta lo cedettero al Principe di Maida. Verso il 1550 lo acquista per il prezzo di 50.000 ducati don Antonio Donato Mottola, Barone di Joppolo, Coccorino e Monterosso. I Mottola detennero il paese sotto la loro giurisdizione fino al 1811, quando l’Italia, sotto la Repubblica francese di Napoleone, tolse di fatto il feudalesimo, lasciando ai vari signori solo il titolo. Oggi, il paese, che ha conosciuto negli anni cinquanta il fenomeno triste dell’emigrazione, conta circa 1000 abitanti. Dotato dei più elementari servizi, è un paese che per la mitezza del clima, la tranquillità e l’ospitalità della gente, rappresenta una meta ideale per chi vuole trascorrere una vacanza tranquilla. Il Santo Patrono di Amato è San Francesco da Paola.
Nella Chiesa è conservata la statua lignea a mezzo busto donata dal marchese Mottola alla Parrocchia nella seconda metà del ‘600 in cambio del diritto di sepoltura e del jus patronati.
I festeggiamenti in onore del Santo si celebravano l’ultima domenica di maggio e duravano 3 giorni, preceduti dal novenario.
Dal venerdì alla domenica era caratteristica la fiera del bestiame, evento atteso da tutto il circondario per l’abbondanza di animali presenti. La vigilia era dedicata ai giochi popolari ed ai piatti tipici che venivano predisposti in piazza, in stands improvvisati, e comprendevano il caratteristico spezzatino (stufato di trippa bovina con abbondante peperoncino piccante).
La giornata della Festa era caratterizzata da una suggestiva processione che percorreva le vie del paese con canti in onore del Santo protettore. La serata si chiudeva con l’esibizione della banda musicale in piazza. A causa del clima rigido e soprattutto per dar modo ai tanti emigrati di poter assistere alla festa, con delibera di Giunta, nel 1970, la festa è stata spostata alla seconda domenica di Agosto. Ancora oggi resta inalterato il rito religioso, con il novenario di preparazione e, ciclicamente, con l’esposizione delle reliquie del Santo. Le manifestazioni civili prevedono intrattenimenti sin dal venerdì prima della festa e si concludono con lo spettacolo pirotecnico la sera di domenica.

L'Architettura

PALAZZI ANTICHI , MONUMENTI,OPERE ARCHITETTONICHE DI INTERESSE CULTURALE,EVENTUALI VIUZZE,COLONNE,SOTTOPASSI ETC…

PALAZZI ANTICHI:

 

PALAZZO MOTTOLA (U TURRUNE):
Palazzo gentilizio del ‘600 appartenuto alla famiglia Mottola fino al 1811.                                                        

VIA MARCONI, RESTI DEL CASTELLO FEUDALE (XI-XII secolo):

- Colonna risalente ai primi anni del 1600 che serviva per fustigare i condannati.

 
- PALAZZO ROSSI:

Edificio costruito intorno la metà del Settecento; casa Natale del Predicatore Francesco Rossi.  

- PALAZZO MAURO (AMATO-CENTRO STORICO): IL PALAZZO MAURO E’ ATTUALMENTE ABITATO NONOSTANTE LA SUA COSTRUZIONE RISALE ALLA META’ DEL 700.   


- PALAZZO JENZI (AMATO CENTRO STORICO):COSTRUZIONE RISALENTE AL 1700 DI PROPRIETA’ DI MICHELE JENZI FISICO VISSUTO NEI PRIMI ANNI DEL 1700.

- PALAZZO PAPUCCI  “D’AMICO” (CENTRO STORICO-AMATO):


IL PALAZZO E’ ATTUALMENTE ABITATO NONOSTANTE LA SUA COSTRUZIONE RISALE ALLA META’ DELL’800

-  PALAZZO BOCA-LUCIA: situato in via F.Caligiuri e risalente alla prima metà del ‘900  

- EX CASERMA DEI CARABINIERI  in Via Marconi: FINO ALLA PRIMA META’1950  ERA CASERMA DEI CARABINIERI,ORA BITATA DALLA FAMIGLIA TORCHIA. - STRUTTURA RISALENTE AI PRIMI ANNI DEL ‘900

- PALAZZO CALIGIURI (AMATO CENTRO STORICO):
 PALAZZO COSTRUITO DALLA FAMIGLIA CALIGIURI NEL 1929.

- AMATO-CENTRO STORICO:
PALAZZO GRAZIANO: RISALENTE ALLA PRIMA META’ DEL 600.


 
- FONTANA IN PIAZZA F.CALIGIURI:

COSTRUITA IN ONORE DEL SANTO PATRONO SAN FRANCESCO DA PAOLA NEL 1966.

 -ENTRATA PRINCIPALE DELLA CHIESA MADRE:
con al lato due bassorilievi che vennero eseguiti per simboleggiare il passaggio al nuovo millennio.

 
LA CONA:

 CARATTERISTICA NICCHIA DEDICATA AL SANTO PATRONO DEL PAESE SITUATA IN VIA INDIPENDENZA.

 - IL MONUMENTO DEGLI EMIGRATI:  COSTRUITO DOPO IL 2000.QUESTO MONUMENTO SIMBOLEGGIA LA PARTENZA DEL CAPO FAMIGLIA IN CERCA DI LAVORO ALL’ESTERO.



OPERE DI INTERESSE CULTURALE

 - MONUMENTO DEDICATO A MICHELE TORCIA (1736-1808):
Michele Torcia: diplomatico poliglotta fiero assertore della Repubblica partenopea del 1799 sito in piazza F.Caligiuri.


- LA FONTANA DEI GRECI:

costruita nel 1457 da una colonia di albanesi che vi si stabilirono capitanati da Demetrio Reres in soccorso del Re Alfonso IV D’Aragona contro l’invasione dei turchi dal Regno di Napoli. -  

- FONTANA DEI SURICI: Sorgente originaria della fontana dei Greci

- FONTANA DEGLI ITALIANI: Costruita nella prima metà del ‘700

 

ANTICHE VIUZZE, SOTTOPASSAGGI, COLONNE, ECC

SUTTA L’ARCHI:

Costruita a volta e risalente al 1400.

VIA TIMPONE (JIUDECCA):

Risalente al XVI secolo ed abitata da un gruppo di Ebrei nella prima metà del ‘500

LA VIA PIU’ STRETTA PRESENTE NEL PAESE:

Risalente al 1600 e situata in Via Pigna

OPERE DI INTERESSE RELIGIOSO:

LA CHIESA MADRE: dedicata al culto dell'Immacolata concezione che si celebra l'8 dicembre con una suggestiva processione.

STATUA  A MEZZO BUSTO DI SAN FRANCESCO DA PAOLA:
La statua, risalente al XVII sec., fu donata alla Chiesa dai marchesi Mottola con atto notarile redatto dal notaio Pietro Bruni di Miglierina nel 1782.

LA CHIESULILLA: Chiesa risalente al 1100 circa, situata in Via Borgo. Ad oggi si pensa possa essere considerata la prima chiesa costruita per gli amatesi.

Comunità Montana dei Monti Reventino Tiriolo Mancuso

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